Cioè: E’ Dio che ci dispensa dal compito di vivere, separandoci da questo mondo effimero e facendoci cambiare posto. Ci libera dalle fatiche dovute agli sforzi. In altri termini, sostituisce la nostra vita mortale con quella eterna. Questa parola convoca gli uomini e anche gli spiriti dicendo:
“Eccovi una buona notizia! La morte non significa venire giustiziati, né vuol dire annullarsi o spegnersi. La morte non è né fine, né separazione eterna, né annientamento, né mancanza, né una cosa casuale ed effimera. Essa non è un evento senza spiegazione; è di fatto un licenziamento da parte del Sommo Fattore Misericordioso. E’ una sostituzione di luogo, un’emigrazione alla patria originale e alla felicità eterna. E’ una porta che si apre alla vita ultraterrena, dove sono già emigrati il novantanove per cento dei vostri parenti e vicini.