NATURA: ARTE OPPURE ARTISTA | NATURA: ARTE OPPURE ARTISTA | 3
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PRIMA IMPOSSIBILITA’
Pensate ad una farmacia dove ci sono centinaia di bottiglie piene di sostanze diverse.
E’ stata richiesta che venisse fatta da queste sostanze una medicina miracolosa e vitalizzante. Andati alla farmacia, abbiamo visto l’abbondanza e varietà degli elementi di cui è composta questa medicina. Dopo averli esaminato uno per uno, ci siamo resi conto che il contenuto della medicina era stato preso dalle bottiglie, ma in misure diverse , un grammo di questa bottiglia, tre grammi di quell’altra, ma sempre in quantità precise. Le quantità delle sostanze erano misurate così minutamente che, se fossero un po’ di meno, oppure un po’ di più, avrebbero perso del tutto la loro particolarità vitalizzante. Anche se il numero delle bottiglie superava la cinquanta, le sostanze prese dalle bottiglie erano sempre in diverse misure e in diverse quantità. In questo caso, mai è possibile che le bottiglie venissero crollate per caso da un vento veloce e uscissero fuori le sostanze in quantità necessaria e formassero poi una medicina meravigliosa, una pozione miracolosa? Potrebbe mai avvenire una tale sciocchezza così banale, impossibile ed irrazionale? Nemmeno un asino, visto la situazione avrebbo detto, ‘Neanche io, non posso mai accettare una tale sciocchezza’. Quindi, così come questo esempio della pozine miracolosa, ogni essere umano è creato in modo perfettissimo. Le piante, per esempio, sono come quella pozione costituita da diverse sostanze e da innumerevoli materiali misurati tutti minutamente. A questo punto se questa creazione venisse attribuita alle cause e venisse detto, ‘Le cause hanno fatto tutto’, ciò sarebbe stato assurdo e impossibile così come l’esempio della pozione che si credeva di essere formata casualmente dall’incrollarsi delle bottiglie. In breve, i materiali vitalizzanti di questa immensa farmacia dell’universo, tutte misurate secondo la bilancia divina, devono la propria vita ad una Scienza Infinita e ad una Volantà che abbracciava tutti gli esseri.
E’ infortunato colui che definisce la creazione come l’arte degli inumurevoli elementi della natura e delle cause che sono infatti di carattere cieco e sardo e che somigliano ai torrenti impetuosi. Uno che ci crede, è, senz’altro, più folle e stupido di colui che ritiene la formazione della pozione come la conseguenza spontanea avvenuta casualmente dal crollo delle bottiglie.
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