Lettera Ventesima | Introduzione | 1
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LETTERA VENTESIMA

“Non esiste alcun Dio all’infuori di Dio, che è unico e senza alcun compagno, possessore di ogni essere, colui al quale va ogni rendimento di grazie e nelle cui mani si trovano la nascita e la morte. Egli è immortale e vivo per sempre, fonte di tutta la benevolenza, onnipotente; a Lui tutti faranno ritorno nel giorno finale”.

La ripetizione di questa preghiera, eseguita dopo la preghiera del mattino e quella della sera, è molto utile. Secondo un parere autorevole, contiene undici parole che coincidono con alcuni dei Nomi Supremi di Dio. Ogni parola ci dà delle buone notizie e porta il senso dell’Unicità, della Grandezza e della Perfezione di Dio.

Ora, dopo una breve introduzione, proponiamo la spiegazione di queste undici parole.

INTRODUZIONE

Bisogna sapere una cosa: il vero e proprio motivo della creazione del mondo e lo scopo più sublime dell’uomo è quello di avere fede in Dio. Il livello più alto che l’umanità può raggiungere e il grado supremo dell’essere umano è di arrivare alla conoscenza di Dio quale risultato naturale della fede in Lui. Sia per l’umanità, sia per il mondo degli spiriti, la felicità più appagante e il bene più prezioso che esista è raggiungere l’amore di Dio come conseguenza della conoscenza di Dio.

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