Lettera Ventesima | Introduzione | 2
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La vera pace per l’anima umana e la felicità più soddisfacente per il cuore dell’uomo è penetrare nella gioia spirituale attraverso l’amore di Dio. Sicuramente la gioia più vera, la pace più autentica, il bene più soddisfacente e il piacere più puro derivano dalla conoscenza e dall’amore di Dio. Se essi mancano nulla è possibile. Chi conosce e ama Dio ottiene la felicità eterna e possiede dei beni, delle luci e dei segreti infiniti. Chi nel vero senso della parola non conosce e non ama Dio, viene abbattuto da disgrazie infinite, da pene e da delusioni sia di cuore che fisiche. In questo mondo miserabile, in mezzo al genere umano vagabondo, con una vita insignificante, a che servirebbe essere il sultano di tutto l’universo, se si rimane un uomo debole e incapace, privo di ogni sostegno e di protezione? Insomma, in un tale mondo, fra un tale genere umano, tutti comprendono che, se l’uomo non conosce il suo Padrone e non trova il Creatore, la sua condizione si trova in uno stato assai miserabile. Nel caso contrario l’uomo si rifugia senz’altro nella compiacenza del suo Creatore e Signore, appoggiandosi alla Sua potenza. Quel mondo selvaggio si trasforma allora in un giardino meraviglioso, come in un grande centro commerciale dove si fanno dei buoni affari.

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