NATURA: ARTE OPPURE ARTISTA | NATURA: ARTE OPPURE ARTISTA | 10
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LA NOSTRA RISPOSTA
Abbiamo esaminato precedentemente come il sole, tramite i suoi ‘raggi’ (cioè i soli miniaturi) esponeva con tanta facilità e senza ostacoli il suo effetto e splendore su tutte le cose, dalla minima particella di un vetro fino alla superficie più vasto dell’oceano. Nel caso che venisse cessato il legame di queste riflessioni con il sole, anche se fosse impossibile, sarebbe inevitabile, accettare l’esistenza esterna di un sole vero e proprio in ogni pezzetto di vetro e in ogni gocciola d’acqua. Dall’altra parte, quando la creazione si attribuisce all’Unico Onnipotente, tutte le necessità di cui hanno bisogno ogni essere, arrivano con tanta facilità e agevolezza. Al contrario, se questa relazione venisse staccata e lo stato d’ordine si trasformasse in disordine e ogni essere venisse abbandonato alla natura con la propria solitudine come un’ufficiale disoccupato, in questo caso, sarebbe stato inevitabile considerare la natura cieca come l’unica forza, l’unico possessore della saggezza da poter amministrare tutto l’universo e considerarla anche, fra le mille difficoltà e impossibilità, come il creatore che crea per esempio, il sistema meraviglioso di una creatura come la mosca, un minuscolo sommario dell’universo. Accettare un tale pensiero non è impossibile una volta ma mille volte.
In breve , è impossibile che l’Essere Sommo abbia un partecipe oppure un simile per quanto riguarda la Sua Esistenza e non si può parlare mai dell’interferenza altrui, sia nel suo dominio sia nel creare gli esseri.
Come abbiamo messo in evidenza sotto il titolo ‘Seconda Impossibilità’ e anche in diversi capitoli del ‘Risale-i Nur’, quando la creazione viene attribuita all’Unico Onnipotente, creare tutte le cose diventa così facile e senza problemi come creare una cosa singola. Ma al contrario, quando la creazione viene attribuita alla natura, creare una cosa singola è tanto difficile quanto creare tutte le materie. Per spiegarci meglio facciamo un esempio:
Per esempio, un uomo che lavora sotto il comando di un re, diciamo, o come ufficiale oppure come soldato, grazie a questo legame, potrebbe compiere lavori mille volte più superiori alla sua forza individuale. In nome del re potrebbe prigionare perfino un imperatore. Perchè lui non porta in persona il peso dell’equipaggio e del lavoro e non è costretto a farlo. Perchè il tesoro e l’esercito del re a cui si appoggia lui è un forte sostegno dietro a lui e portano il peso dell’equipaggio. Insomma, grazie a questo legame, egli potrebbe compiere lavori superiori come quelli di un re e potrebbe svolgere delle attività brillanti come quelle di un esercito.
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