NATURA: ARTE OPPURE ARTISTA | NATURA: ARTE OPPURE ARTISTA | 12
(1-25)
PRIMO ESEMPIO
Un selvaggio è entrato in un palazzo su un deserto isolato. Ha visto nel palazzo il quale è costruito e rivestito con tutti gli elementi della civiltà, mille oggetti stupefacenti lavorati con arte eccezionale. Per mancanza di ragione e per volgarità, ha detto fra di sè : ‘Nessuno dall’infuori è in capace di fare tutto questo. Può darsi che uno di questi oggetti nel palazzo l’abbia costruito con tutti i suoi mobili ed ornamenti’. Dicendo così si è messo a trovare quell’oggetto che potrebbe costruire il palazzo. Qualunque cosa guardasse, si è reso conto, con la sua intuizione deficiente, dell’impossibilità che qualcosa nel palazzo abbia fatto tutto quello che esisteva. Si è accorto poi di un libretto in cui erano scritti il piano e il progetto della costruzione del palazzo e ha visto la lista delle materie e l’indice dove sono registrati il contenuto e e le regole d’amministrazione . Neanche questo libretto, come gli altri oggetti del palazzo, non aveva nè mani nè occhi e neppure strumenti a costruire e decorare il palazzo e non era capace di farlo. Ma siccome il libretto, aveva un legame stretto con tutti gli oggetti del palazzo e siccome conteneva le leggi teoriche, lui è rimasto costretto a confessare alla fine dicendo: ‘E’ questo libretto che ha costruito e decorato e ha messo in ordine completo tutto il palazzo’. Con queste parole ha dimostrato la sua volgarità... parole che non erano diverse dalle parolacce di un’ubriaco e di un pazzo.
L’uomo selvatico qui, nella storia non è altro che colui il quale difende il pensiero naturalista basato sulla rinnegazione di Dio. Il selvatico entra, infatti, nel palazzo dell’universo dotato di mille esempi miracolosi di saggezza, molto più perfetto e molto più eccellente del palazzo nella storia. Senza mai pensare all’Unico Creatore, la cui esistenza è assoluta ed immortale e rinnegando che tutto l’universo sia creato da parte dell’Iddio, il quale non può essere creato mai da parte degli altri esseri, vede il complesso delle leggi divine, esamina l’indice delle arti dell’Iddio che sono come un libretto variabile della Potenza Divina, che è l’insieme delle leggi della natura, proprio così come una lavagna del Destino Divino per scrivere e per cancellare e che viene nominato erroneamente ‘natura’. A questo punto lui dice:
‘Tutti gli oggetti qui richiedono un ‘motivo’, cioè un ‘creatore’. Per quanto si vede soltanto quel libretto (la natura) potrebbe avere un legame con tutti gli oggetti. Uno che abbia un po’ di ragione non può accettare che quel libretto cieco, inconscio ed impotente abbia creato tutte le cose, le quali potrebbero essere create soltanto da parte di Una Potenza Infinita, da parte di un’Onnipotente Assoluto. Ma, io, siccome non accetto l’Iddio, l’Artista Eternale, non c’ho da dire altro che, ‘Tutto ciò l’ha creato il libretto (la natura)’. A queste parole la nostra risposta sarebbe:
Oh, tu, Stupido Infortunato! Come sei sciocco! Alzati la testa dalla palude della ‘natura’ e guardi l’indietro! Vedere l’Unico Onnipotente e tutti quelli che testimoniano in diversissimi linguaggi la Sua Esistenza e che L’indicano con le proprie dite. Accorgi le manifestazioni di un’Artista Eternale che ha costruito quel palazzo e ha scritto il proprio programma nel libretto! Studia il Suo decreto, ascolta il Qur’an e liberati dal delirio!
Nessuna Voce