NATURA: ARTE OPPURE ARTISTA | NATURA: ARTE OPPURE ARTISTA | 18
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Quindi, perfino l’ombra della sovranità e del dominio, conduce l’essere umano, debole e bisognoso, a rinnegare l’intervento alttrui e a proibire la partecipazione di qualsiasi compagno alla propria sovranità. Devi capire bene questa realtà! E devi accorgerti bene come preserva l’essere umano con gelosia la propria indipendenza! Se l’uomo si comporta in tal modo , come si comporterebbe allora l’Unico Glorioso di cui Sovranità illimitata è al livello di Maestà Suprema, di cui dominio assoluto è al grado di Divinità, di cui indipendenza è al livello di Unicità e di cui privazione di ogni necessità è al livello di ‘Potenza Assoluta’? Come mai potrebbe accettare un tale Unico Onnipotente la partecipazione e l’intervento altrui alla propria Sovranità? Cerca di vedere la necessità per un tale Sommo Fattore, di rifiutare ogni compagnia, ogni partecipazione al proprio Potere, alla propria Supremazia!
Per quanto riguarda il tuo secondo dubbio su un’altra questione, la quale ; ‘Quando alcune cose si rivolgono a certe cause nell’eseguire la loro ubbidienza, in questo caso non si parlerebbe di una mancanza nell’ubbidienza degli esseri, dai particelli fino ai planeti, che sono rivolti all’Essere Sommo, all’Unico Eternale?
LA NOSTRA RISPOSTA
La Somma Sapienza ha creato tutto l’universo in modo di un albero, facendone gli ‘esseri più intelligenti’ il suo frutto più perfetto e fra di loro ha esaltato ‘l’uomo’ come ‘il più superiore’ di tutti gli esseri. Lo scopo principale della creazione dell’uomo, e il più importante frutto dell’uomo, è, senza dubbio, la sua ubbidienza e il suo senso di gratitudine verso Dio. Quindi un tale Dio, il più Supremo, l’Unico Sovrano e l’Unico Assoluto che ha creato tutto l’iniverso per farsi amato e conosciuto, mai è possibile che concedesse ‘il senso della gratitudine’ e ‘l’ubbidienza’ alle altre mani che l’uomo, il più sublime frutto dell’universo? Mai è possibile che lo stesso Iddio, contrariamente alla sua Saggezza, rendesse vano e futile il frutto dell’universo e il risultato della Sua creazione? Certamente no! E come mai l’Iddio permetterebbe che le sue creature facessero l’ubbidienza agli altri facendole intanto rinnegare la propria Saggezza e la propria Sovranità? E poichè Lui ha dimostrato, tramite i suoi atteggiamenti, la Sua volantà di essere amato e conosciuto in modo illimitato, come mai permetterebbe allora che le Sue più perfette creature Lo dimenticassero e rivolgessero le proprie gratitudini, l’amore e l’ubbidienza alle cause? E come mai l’Iddio consentirebbe che le Sue creature Lo dimenticassero e rifiutassero il Suo Scopo nel creare tutto l’universo? Oh, amico mio, siccome hai smesso il pensiero naturalista, ormai devi parlare tu!

Risponde colui che ha smesso il pensiero naturalista: ‘Grazie mille a Dio. Due cose mi mettevano in dubbio, ma sono risolte ormai. Mi hai chiarito i sospetti. E le due prove sull’Unicità di un Creatore Unico erano talmente persuasive e brillanti che, avere un pensiero contrario , non vuol dire altro che rinunciare l’esistenza del Sole e del Giorno.
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