Opuscolo dei malati | VENTICINQUESIMO SPLENDORE | 24
(1-27)

                                                                    VENTITREESIMO RIMEDIO

Oh misero, incapace, derelitta paziente!
Insieme alla tua malattia ,la solitudine e la lontananza, attirano verso di te uno sguardo di
compassione mettendo pietà nei cuori più duri nei tuoi riguardi; forse Colui che si presenta a noi all’inizio di ogni brano del Corano come Il Misericordioso e Compassionevole e con uno splendore della sua misericordia, fa educare tutti i bambini da tutte le mamme con una splendida compassione e Colui che in ogni primavera con un fascino della Sua Compassione riempie con dei doni la faccia della terra, e il paradiso in una vita eterna che con tutte le sue bellezze è un fascino della Sua Compassione del tuo Creatore Misericordioso, e il tuo legame a Lui e conoscere e pregare a Lui con la lingua incapace della malattia; certo, che questo tuo problema della solitudine,in questo posto lontano, attira il suo sguardo Compassionevole verso di te. Visto che c’è Lui, e Lui guarda te, allora tu hai tutto.
Quello che sta realmente lontano e nella solitudine è colui che non si lega a Lui con la fede e
sottomissione oppure è colui che non dà importanza al Suo legame.

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