Ventitreesima Parola | Capitolo Primo | 20
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Per esempio, quando si cerca di causare un avvenimento desiderato si fa una preghiera attiva. In questo caso l’uomo è cosciente del fatto che ricercare tutte le cause non basterà a conquistare il traguardo desiderato. Per questo motivo richiederà a Dio l’oggetto dei suoi desideri tramite i suoi comportamenti e le sue opere, dimostrando cioè una certa attività. Arare il terreno, ad esempio, è una preghiera attiva e significa bussare alla porta di Dio, alla porta del Tesoro della Compassione. Siccome una tale supplica è rivolta al "Nome" e agli altri attribuiti dell’Infinitamente Generoso, nella maggior parte dei casi verrà accettata.

Per quanto riguarda la preghiera fatta con la lingua e col cuore, si tratta qui di chiedere qualcosa che per noi è irraggiungibile. L’aspetto più importante e il frutto più delizioso e appagante di tale preghiera è quello di venire a sapere che esiste Qualcuno che è sempre al corrente di tutto quello che abbiamo nel cuore e che estende la sue Mano dappertutto, che può rispondere ad ogni desiderio e che ha un’infinità pietà di noi quando cadiamo in miseria ed é sempre pronto ad aiutarci quando soffriamo la povertà.

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