Ventitreesima Parola | Capitolo Primo | 4
(3-21)

La fede è un’adesione vera. Quindi il valore dell’uomo è dovuto all’Arte Divina e ai nomi del Creatore che in lui si rispecchiano attraverso la luce della fede. La miscredenza, invece, distrugge i legami con il Creatore e a causa di questa distruzione l’Arte Divina rimane nascosta. Il valore dell’uomo discende così a quello della materia. La materia, infatti, essendo temporanea, effimera ed essendo anche una deperibile vita animale, non ha alcun valore. Per intenderci bene, presentiamo un’allegoria:

Ad esempio, se prendiamo in considerazione un’opera d’arte, notiamo che esistono alcune differenze tra il valore della materia usata e quello dell’oggetto in sé. Qualche volta entrambi hanno lo stesso valore. Più spesso invece un’opera d’arte antica può essere molto preziosa, diciamo del valore di milioni, mentre la materia usata è di scarsissimo valore.

Se tu con una simile opera d’arte vai da un antiquario potresti venderla al suo prezzo reale, perchè si tratta dell’opera di un artista veramente ingegnoso, dal nome che desta universale ammirazione. Al contrario, se prendi quell’opera d’arte e vai da un rigattiere, essa viene acquistata solamente per il suo valore materiale, senza considerare minimamente il suo valore artistico.

Proprio come viene dimostrato in questo esempio, l’uomo è un’eccellente opera d’arte divina. L’uomo è il Suo miracolo più elegante e grazioso. Dio lo ha creato come un esemplare minore della Sua forza creatrice e lo ha reso l’oggetto in cui si rispecchiano le impressioni e le manifestazioni di tutti i Suoi Nomi.

Nessuna Voce