Ventitreesima Parola | Capitolo Primo | 13
(3-21)

Allora, O uomo che non hai fiducia in Dio! Riprenditi e abbi fiducia in Lui come fece quell’uomo! Vedrai che ti salverai dall’essere un miserabile mendicante che vaga per tutto il mondo. Smetterai di perdere coraggio di fronte alle difficoltà, ti salverai dalla vanagloria, dalla ridicolaggine, dall’oppressione di questo mondo e dalla disgrazia di finire male nell’oltretomba.

Punto Quarto

Grazie alla fede l’uomo acquista la caratteristica di uomo vero, anzi diviene un sultano. Quindi “la fede” e “la preghiera” sono i veri e propri compiti dell’uomo. La miscredenza, al contrario, trasforma l’uomo in una bestia impotente. La differenza del modo in cui uomini e bestie vengono al mondo giustifica l’esattezza di questa tesi. Soltanto con il sublime senso della fede l’uomo può divenire “uomo vero”; qui sta la differenza di nascita tra uomo e bestia.

Un animale nasce con tutte le sue capacità in modo così perfetto da darci l’impressione che esso si sia allenato in un altro mondo prima di venire nel nostro. Un animale, per esempio, in un paio d’ore o giorni oppure mesi riesce a riconoscere in quali condizioni deve vivere, quali rapporti deve stabilire con il resto della creazione; viene a conoscere, insomma, le regole della vita.

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