Ventitreesima Parola | Capitolo Secondo | 44
(22-49)

Lineamento Quinto

L’uomo giunge a questo mondo come ospite e ufficiale di Dio. All’uomo è stata donata una capacità di grande importanza e gli sono dettati anche compiti altrettanto considerevoli secondo questa capacità. Con lo scopo di indirizzare l’uomo allo svolgimento di questi compiti gli sono state assegnate forti incentivazioni e severe intimidazioni. Faremo ora una spiegazione concernente i principi che permettono di servire Dio e di compiere i doveri propri dell’uomo, affinché si capisca bene il concetto della creazione dell’uomo come miglior modello di tutte le creature. Ne abbiamo parlato in un capitolo precedente.

La servitù dell’uomo in questo mondo ha due aspetti: il primo riguarda la riflessione e si compie con il cuore; il secondo fa sì che ci si rivolga all’Ente Supremo con preghiere e suppliche.

Il primo aspetto consiste nel:

- affermare con rispetto il dominio di Dio che è visibile in tutto il creato e osservare con stupore ed ammirazione la bellezza e la perfezione dell’Opera Divina

- dimostrare e illustrare a tutti le opere meravigliose dell’Arte Divina, che non sono altro che ricami dei Nomi sacri di Dio

- apprezzare tramite l’intelletto il valore dei Nomi del Signore e stimarli con un senso di gratitudine, vedendo che ciascuno di essi è un tesoro spirituale nascosto

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