Opuscolo dei malati | VENTICINQUESIMO SPLENDORE | 17
(1-27)

                                                                    SEDICESIMO RIMEDIO

Oh paziente che ti lamenti della sofferenza!
La malattia ti porta a riconoscere il rispetto e la misericordia che sono degli aspetti belli ed
importanti della vita sociale dell’uomo; la malattia salva l’uomo dalla sensazione di bastare a se stesso che lo porta alla solitudine e alla crudeltà.
Secondo il significato della frase Coranica: “Invece no!Invero l’uomo si ribella,appena ritiene di bastare a se stesso.” (Alak, 6-7), e questa sensazione di bastare a se stesso, che proviene da star bene della nefs-i emmare* (ego ordinante), non lascia sentire il rispetto a tante cose che lo meritano.
E non sente nessuna misericordia verso i malati e sofferenti che meritano pietà e misericordia.
Appena si ammala, comprende la sua incapacità e la sua debolezza nei confronti di quella malattia e porta il rispetto ai suoi fratelli e agli amici che lo meritano, e sente il rispetto verso coloro che lo vanno a visitare e lo aiutano.
E sentendo compassione per i malati, che proviene dalla compassione umana per quelli della stessa specie ed è una delle più importanti virtù dell’islam, e confrontandoli con il suo stato fisico e sentendo una forte pietà per loro, se può li aiuta, se no, almeno prega per loro, almeno li fa una visita che è anche sunnet **, e prende la ricompensa per aldilà.


* nefs può essere tradotto in italiano come ego. Secondo l’islam nefs ha 6 livelli, da quello peggiore a quello migliore, e nefs-i emmare e’ quello peggiore che spinge l’uomo al peccato.

** sunnet e’ la parola araba per indicare la tradizione del Profeta (p.b.s.l)

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