Ventitreesima Parola | Capitolo Secondo | 36
(22-49)

Creato con la tendenza innata a compiere ogni specie di culto, gli è assegnata una predisposizione che contiene i semi di tutta la perfezione. In breve, questa ricchezza di facoltà e la moltitudine delle sue qualità non sono state date all’uomo per vivere una vita mondana effimera e insignificante. Il compito principale dell’uomo è quello di compiere i propri doveri nei riguardi degli scopi illimitati, mettere in evidenza, tramite gli atti del culto, la propria debolezza, povertà ed imperfezione, osservare la glorificazione che tutta la creazione innalza a Dio, essere pieno di gratitudine verso l’aiuto di Colui che è il più compassionevole, riflettere, meditare e osservare i miracoli che la Potenza Divina esprime in tutte le creature.

Allora tu, o uomo, adoratore del mondo e della vita mondana, sei inconsapevole del segreto di essere stato creato come il modello migliore di tutta la creazione! Il vecchio Said in una visione ha osservato la vera faccia di questa vita mondana, il che l’ha trasformato nel Nuovo Said. Adesso sentiamo la visione immaginaria che è stata lo stimolo di questa trasformazione:

Mi sono visto nei panni di un viaggiatore uscito per un lungo viaggio in nome del suo padrone. Il padrone mi aveva consegnato sessanta lire d’oro, dandomele poco per volta. Man mano che spendevo i miei soldi arrivai in una locanda dove c’era del divertimento. Lì trascorsi la notte.

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